Cerca nel blog

lunedì 19 settembre 2011

Nel letto..

Mi ero seduta sul letto, in un angolino, nascosta, e avevo letto sul muro una frase scritta tempo fa.
Avevo messo in ordine tutta la mia vita, diciamo.
Green Day. Billie. Amici. Scrivere. Musica. Eccetera.
Amici. Dubitavo su quella parola.
A volte sono davvero in pochi ad accettarti per quello che sei. Sono in pochi ad essere davvero tuoi amici.
Ascoltavo "Extraordinary girl"
Ancora una volta mi sono sentita sola. Di nuovo. Come se tutte le persone in cui prima credevo se ne fossero andate.
Poi ho capito che non se ne è mai andato NESSUNO dalla mia vita. Chi c'è stato, c'è ancora. Chi non c'è stato prima, anche se apparentemente c'era, ora non c'è più.
Ho pensato a tutte quelle ragazze che sembrano manichini viventi, con maglie attillate e scollate, solo per apparire "migliori", scarpe con i tacchi alti 30 cm anche se cadono solo a guardarle, gonne cortissime che si alzano con una folatina di vento.
E ho capito che non sarò mai, non potrò mai diventare una di loro.
Come mi vedo io tra qualche anno? Ad un concerto, con delle converse, una felpa con le videocassette disegnate sopra, con le lacrime agli occhi. Non mi vedo abbracciata a un ragazzo, mano nella mano, nemmeno con un'amica.
Io ci sarò, ma da sola.
Perché essere da sola, magari per molti di voi sarà brutto, ma io penso che essere soli sia la giusta strada verso la libertà.

Nessun commento:

Posta un commento