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lunedì 19 settembre 2011

21st Century Breakdown

La strada.

Sì, la strada. Quella massa di asfalto quasi del tutto lineare, con strisce bianche, rosse, gialle...

Ho sempre amato viaggiare in macchina, nonostante mi venga sempre da vomitare per il mal d'auto.
Non so perché, mi piaceva vedere l'asfalto rovinato, mi sembrava un po' come quello delle strade dei film americani, in cui fanno vedere la gente che fugge verso una città come New York o Las Vegas.
Forse perché nelle strade c'è speranza. C'è chi spera di arrivare lontano, c'è chi ha un sogno, sulle strade.

21st Century Breakdown è l'album che ho ascoltato più in macchina. Tra tutti i viaggi che ho dovuto fare da quando li ascolto, questo album me lo sono sempre ascoltato innumerevoli volte.
Non so perché proprio lui.
Forse perché è come se viaggiando mi portassi dietro anche la speranza, e molta della mia speranza l'ho nascosta in queste canzoni.

Abbasso sempre il finestrino, in modo che l'aria mi incasini ancora di più i capelli. Socchiudo un po' gli occhi, guardo il sole tramontare. E poi arriva la notte.

Molte volte viaggio in macchina di notte, o almeno quando è buio fuori.

Quando vorrei viaggiare veloce, alla velocità della luce, per lasciare tutti i problemi fermi indietro, per lasciare l'intera mia vita, per essere libera, ascolto 21st Century Breakdown -la canzone intendo-.
Lo ascolto anche quando sono nascosta tra le coperte e prego le stelline fosforescenti del mio soffitto -roba infantile, lo so, ma non ho voglia né tempo di staccarle- di farmi addormentare.
C'è un motivo per cui, proprio sul soffitto, vicino alle stelle, ho appeso il poster di questo album, in cui Christian e Gloria si baciano.
Non so, racchiudo così tanti pensieri in quel poster, in questi giorni sto sdraiata sul letto ore a fissarlo e pensare pensare pensare.

E' un album che mi lascia sempre riflettere, questo sì. Mi aiuta molto a osservare il mondo, a guardarlo con occhi diversi.
Tutti lo sottovalutano troppo, secondo me.
Nasconde pensieri, parole, frasi che arrivano dritte al cuore, come un colpo di pistola.

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