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lunedì 19 settembre 2011

Pensieri :3

Queste notti le ho passate al buio della mia stanza, a scrivere su un quadernetto con la misera lucina del mio mp3 a illuminare la mia scrittura schiacciata. Ascoltavo Scattered, All the time, Worry Rock. Queste tre canzoni hanno accompagnato le mie notti a fissare i disegni appesi al mio muro. Così, sdraiata come se fossi morta, ad occhi chiusi, con i capelli folti a coprirmi la faccia. E credo che siano quelle notti a rendere la mia estate particolare. Quando ero al mare guardavo le stelle, dalla finestra della mia stanza. Quando ero a casa fotografavo il cielo nero, la luna piccola e luminosa. Quando ero triste mi nascondevo sotto alle coperte a piangere. E anche quando ero felice, stavo lì, nascosta, a gridare in silenzio.
Sono questi i momenti che la gente non scorda mai, secondo me. Quelli passati, che magari non hanno importanza all'inizio. Quelli che ti lasciano quel senso di completezza anche se non concludi niente in essi. Quelli che nessuno ricorda, nessuno descrive.
Quando pensavo ai baci che Billie ha dato nella sua vita, mi contorcevo nel letto. Dal piacere.
Quando pensavo alle mani che ho stretto a me e che ora non ci sono più, rimanevo ferma e aspettavo.
Quando pensavo invece alle persone che ogni giorno vedo e abbraccio, sorridevo o rimanevo impassibile.
Nella nostra vita incontriamo centinaia, milioni di persone. Quei ragazzi alla fermata dell'autobus, quell'anziana signora seduta su una panchina all'ombra, quel bambino in braccio al padre.
E poi, queste persone fuggono via, non le rivediamo mai più. Ma non è un caso se le nostre vite si incrociano.
Siamo tutti legati da questo filo sottile e invisibile, che ci accomuna nelle lacrime e nei pensieri, nei sorrisi, nei ricordi.

Siamo umani. Sbagliamo, riproviamo, andiamo avanti. Da un momento all'altro potremmo svanire come polvere. Ma nulla di noi morirà davvero, questo lo so. Lo so quando guardo il cielo di notte e vedo tante stelle.
E forse, questi saranno solo stupidi pensieri di una ragazzina che non sa niente della vita, ma più ci penso e più mi convinco che è così: chi se ne va, non ci lascia mai davvero.
Siamo e saremo sempre parte di qualcosa.

Tutte quelle persone morte 10 anni fa dopo l'attentato alle Torri Gemelle lo sapevano. Pochi secondi prima di svanire, sapevano che non sarebbero mai morte davvero.
Oggi vedere quei video fa male, fa piangere. Ma io devo ringraziare anche quella esperienza, perché ho capito quanto dolore esista al mondo. E quanto amore.
Amore di una persona che viene improvvisamente colpita dal panico vedendo il fuoco propagarsi nel suo ufficio.
Per quei pochi secondi, proverà paura, odio, terrore. Ma la vera fiamma non era il fuoco, era il suo cuore. E quel tipo di fiamma, credetemi, non si spegne mai.

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